Dal verbo latino pinsare (schiacciare, pestare), nasce nell’Antica Roma la PINSA, un ricercato impasto che racchiude in un unico involucro croccante una morbida mollica dal sapore di pane antico che sposa la saggezza del passato con la moderna dietetica.
La PINSA del terzo millennio è ancora più digeribile della sua illustre antenata, poiché la miscela di farro e kamut egiziano (con cui veniva prodotta nell’antichità) è stata sostituita da farina di frumento tenero (altamente proteico), farina di soia e farina di riso, tutte rigorosamente non OGM. Inoltre la particolare lievitazione, che dura fino a 72 ore e utilizza lievito madre, ha dato vita a un prodotto di alta qualità che, unito alla bontà dei condimenti, determina un’assoluta mancanza di rivali dal punto di vista del gusto e digeribilità.